[BOHEMIAN RHAPSODY]

concerto chitarra batteria cantante queen

Nothing really matters, Anyone can see.
Nothing really matters – nothing really matters to me.
Anyway the wind blows …

(Mercury)

Mercoledì 25 settembre, ore 10, apertura prevendita su Ticketone per la data di Bologna, del 24 maggio 2020, per il nuovo tour dei Queen (anzi dei Queen+), il Rhapsody Tour.

Memore di avere assistito ad un loro concerto, nello stesso luogo, un paio di anni prima mi attardo nel prendere il biglietto, ricordandomi che quella volta si andò lontano dal tutto esaurito, anzi il giorno stesso si trovavano biglietti persino per il parterre, i più richiesti di solito. Ma non avevo fatto i conti con il fenomeno Bohemian Rhapsody (il film), che a quanto pare ha dato nuova linfa vitale alla band e ai loro concerti, infatti per Bologna è già tutto esaurito da giorni (damn!).


La storia si ripete quindi, anche io mi sono avvicinato ai Queen il 20 aprile 1992, data tristemente o felicemente nota (visto che si trattò di una celebrazione) per il concerto di Londra come tributo a Freddie Mercury, prematuramente scomparso il 24 novembre 1991. Quell’evento, come il film, ha fatto da catalizzatore creando dal nulla nuove schiere di fan desiderose di assaporare un po’ di “regalità”.

In realtà il motivo per cui, in quel lontano ’92, mi sono piazzato davanti alla radio (ehm!) fin dal primo pomeriggio era la possibilità di ascoltare i concerti di Def Leppard e Metallica, una vera rarità per la radio FM italiana. Ma poi complice la carica data dalla strepitosa setlist degli opener Extreme (che fecero furore con un medley targato Queen), non sono più riuscito a staccarmi fino all’apoteosi finale, che ha visto i tre Queen esibirsi in uno spettacolare concerto di oltre 2 ore con una sequela di ospiti da capogiro!

Chiunque abbia un paio di orecchie (what?) sicuramente conosce la musica dei Queen e la voce di Freddie Mercury! Le loro canzoni immortali sono state diffuse attraverso ogni media esistente (radio, cinema, TV, teatro, internet), sono state utilizzate per gli scopi più disparati, dalle colonne sonore (non solo quelle scritte da loro) alle pubblicità, dalle trasmissioni TV (ricordo Innuendo a Gran Prix, negli anni ’90 su Italia 1) a qualunque evento sportivo (dal calcio alle bocce!), con la celeberrima We Are The Champions, canzone simbolo dei campioni, appunto!


QUEEN+PAUL RODGERS

Parecchi anni dopo Brian May (chitarra) e Roger Taylor (batteria) decidono di riportare in vita i Queen, almeno sul palco. John Deacon (basso) si tira fuori dalla questione, per lui già chiusa definitivamente in quel lontano ’92, e così i due per non turbare gli animi di nessuno si ripresentano come Queen+. Il primo cantante a far parte di questa “reunion” è una leggenda del Rock inglese che, negli anni ’70 e ’80, fece furore prima con i Free e poi con i Bad Company, ovvero sir Paul Rodgers!

Il “Return Of The Champions tour” del 2005, con Queen+Paul Rodgers, è passato anche dall’italia, a Pesaro e in altre città (Roma, Milano, Firenze). L’emozione di poter finalmente cantare quelle canzoni che tutti conoscono ed amano è stata indescrivibile; Paul da professionista consumato, seppur vocalmente diverso, ha fatto il massimo sfoderando una prestazione vocale “maschia” e smaccatamente Soul (ottimo su The Show Must Go On), senza mai strafare. La sorpresa è venuta da Freddie “in persona” che si è palesato con la sua inconfondibile voce cantando tutta la prima parte di Bohemian Rhapsody … da brividi! Il concerto ha visto anche l’esecuzione, tra gli altri, del classico dei Free All Right Now.

Setlist Pesaro 2005: Reaching Out, Tie Your Mother Down, I Want To Break Free, Fat Bottomed Girls, Crazy Little Thing Called Love, Say It’s Not True, Long Away, ’39, Love Of My Life, Hammer To Fall, I’m In Love With My Car, Last Horizon, These Are The Days Of Our Lives, Radio Ga-Ga, Can’t Get Enough, A Kind Of Magic, I Want It All, Bohemian Rhapsody, The Show Must Go On, All Right Now, We Will Rock You, We Are The Champions, God Save The Queen (outro).

concerto rock chitarra batteria luci

I Queen+Paul Rodgers, hanno proseguito la loro collaborazione anche in studio rilasciando il discutibile album “The Cosmos Rocks” (2008). Discutibile non tanto per il contenuto musicale, comunque apprezzabile, quanto per il fatto di avere infranto un altro tabù, ovvero di un nuovo album dei Queen (anche se a nome Queen+) senza Freddie! Comunque i nostri sono andati avanti per la loro strada supportandolo con un’altra serie di concerti durante il 2008, per poi concludere definitivamente la loro collaborazione.


QUEEN+ADAM LAMBERT

Nel 2009 durante la finale di American Idol, Brian e Roger si esibiscono con l’allora sconosciuto Adam Lambert per una versione di We Are The Champions. Anni dopo memori di quella esibizione decidono di testare Adam (ormai non più uno sconosciuto) per una serie di date nel 2012, nascono così i Queen+Adam Lambert. Nel corso degli anni vengono organizzati diversi tour e ripassano dall’Italia nel 2015 e anche nel 2016, nella splendida cornice dell’Anfiteatro Camerini a Piazzola sul Brenta (Padova). In quella occasione ho avuto finalmente la possibilità di saggiare le doti canore ed interpretative del giovane Adam. Il cantante se l’è cavata in maniera stupefacente in tutti i registri vocali e ha mostrato soprattutto una presenza scenica assolutamente all’altezza del suo illustre predecessore. Quella sera la voce di Freddie ci ha nuovamente accompagnato nell’esecuzione del suo celebre capolavoro, ma c’è stato anche un altro momento di commozione durante l’esecuzione di Under Pressure, in origine cantata in studio da Freddie e David Bowie (prematuramente scomparso all’inizio del 2016). Roger ha poi sfidato suo figlio Rufus (ora batterista dei The Darkness) durante una esaltante Drum Battle, letteralmente uno scontro tra batteristi!

Setlist Padova 2016: Flash (intro), The Hero, One Vision, Hammer To Fall, Seven Seas Of Rhye, Stone Cold Crazy, Another One Bites The Dust, Fat Bottomed Girls, Play The Game, Killer Queen, Don’t Stop Me Now, Somebody To Love, Love Of My Life, A Kind Of Magic, Drum Battle, Under Pressure, Crazy Little Thing Called Love, I Want To Break Free, I Want It All, Who Wants To Live Forever, Last Horizon, Tie Your Mother Down, Bohemian Rhapsody, Radio Ga-Ga, We Will Rock You, We Are The Champions, God Save The Queen (outro).

Nel 2017/2018, per i 40 anni del capolavoro News Of The World” (1977) mettono in piedi uno degli spettacoli più pazzeschi mai visti. Ho avuto la fortuna di assistere al concerto di Bologna del 2017 e ancora sono sbalordito dalla magnificenza del palco (dalla forma simile alla chitarra di Brian May), dalle luci e dalle innumerevoli trovate sceniche che hanno avuto per protagonista Frank il robottone” della copertina del disco. Scaletta da urlo e prestazione incredibile della band con il caro Freddie che riesce a ricavarsi un’ulteriore spazio, oltre alla consueta Bohemian Rhapsody, cantando col pubblico il botta e risposta Ay-oh!

Setlist Bologna 2017: We Will Rock You, Hammer To Fall, Stone Cold Crazy, Tie Your Mother Down, Another One Bites The Dust, Fat Bottomed Girls, Killer Queen, Don’t Stop Me Now, Bicycle Race, I’m In Love With My Car, Get Down Make Love, I Want It All, Love Of My Life, Somebody To Love, Crazy Little Thing Called Love, Drum Battle, Under Pressure, I Want To Break Free, Whata-ya Want From Me, You Take My Breath Away, Who Wants To Live Forever, Last Horizon, Radio Ga-Ga, Bohemian Rhapsody, Ay-oh, We Will Rock You, We Are The Champions, God Save The Queen (outro).


THE SHOW MUST GO ON

Molte band, nel corso degli anni, sono andate incontro a lutti o tragedie, ma solo pochi hanno avuto realmente il coraggio di fermarsi, penso ad esempio ai Led Zeppelin nel 1980, dopo la morte del loro batterista John Bonham; anche se poi negli anni si sono riuniti pure loro, per grandi eventi, come il Live Aid del 1985 (con Phil Collins) o più recentemente nel 2007 col figlio Jason alla batteria.

Come cantano i Queen The Show Must Go On!

Difficilmente al giorno d’oggi si riesce a trovare una band con gli stessi membri originali, non sempre a causa di tragedie, ma più semplicemente per problemi di ego, soldi o … entrambi!

Per quanto un personaggio come Freddie Mercury sia insostituibile comprendo la voglia degli altri di andare avanti e fare musica, è quello che hanno fatto per gran parte della loro vita e per artisti del loro calibro sarà sempre difficile smettere in maniera definitiva, a patto di rimanere all’altezza delle proprie aspettative e di quelle dei fan! Quando una band decide di continuare lo fa per passione innanzitutto (anche se per loro rimane comunque un lavoro alquanto redditizio!), per curiosità o per affrontare nuove sfide. Ed è esattamente quello che hanno fatto negli ultimi anni i Queen, creando brand di successo come il musical We Will Rock You” (replicato in tutto il mondo) o più recentemente col film campione di incassi. La sfida più grossa di tutte è stata comunque fare concerti con un nuovo frontman e se con Paul Rodgers, inglese e con un passato importante, si è andati sul sicuro, con Adam Lambert, americano uscito da un talent show, la scommessa si è rivelata alquanto rischiosa ma clamorosamente vinta.

Da quando si è rimessa in moto la macchina (del business) dei Queen, ogni volta che pianificano qualunque mossa automaticamente parte il coro unanime di disapprovazione da parte dei “fan” nei confronti dei due membri rimasti. Il film Bohemian Rhapsody”, successo clamoroso al botteghino, è stato criticato poiché giudicato poco veritiero/rispettoso e (volutamente?) non documentaristico, cosa che ha infastidito diversi zelanti “fan”. Personalmente ho trovato il film bellissimo e soprattutto commovente, un tributo fatto col cuore a Freddie, alla sua vita e alla sua musica! Sfido chiunque a non avere versato qualche lacrima nel finale, quando Freddie saluta la sua famiglia prima di recarsi allo stadio di Wembley (per il Live Aid del 1985) o durante la performance, veramente una prestazione da Oscar per il suo interprete, Rami Malek!

Anche io sono un fan ma questo non mi da il diritto di entrare nel merito di scelte personali, anche se legate al business, di persone che conosco al massimo attraverso le loro canzoni o che ho visto su di un palco. Nessuno che non faccia parte del loro giro può dire di essere al corrente delle dinamiche interne alla band. Nessuno conosce il rapporto tra Brian, Roger, John o Freddie quanto loro stessi, nessuno sa ad esempio cosa si siano detti o quali decisioni siano state prese di comune accordo, negli anni della lunga malattia del cantante, in merito al futuro della band. Comunque io rispetto tali scelte proprio perché a prenderle sono i membri stessi della band e non qualche scaltro manager o qualche parente (what?) in cerca di soldi facili!

Finché saranno loro a portare avanti l’eredità dei Queen so che questa sarà sempre in buone mani.

God Save The Queen.


Foto di LORENZO BOLLETTA.

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